Cari amici, nel momento in cui scrivo questa presentazione è il 45° giorno di lockdown cioè di chiusura in casa. Improvvisamente, lo stare vicini, il frequentarsi, l’accogliersi, l’incontrarsi può significare fare e farsi del male. E così stiamo vivendo una straordinaria “quaresima”. Un vero passaggio nel deserto dove sperimentiamo la fame e la sete e sentiamo lo stimolo della tentazione di satana? Il tempo scorre tra la nostalgia del passato e l’ansia del futuro. Un futuro prossimo difficile da definire e nel quale, quanto avevamo programmato, si è sbriciolato abbattuto dagli eventi. Per cui, in questo momento è difficile, se non impossibile, parlare di incontri futuri, di giornata di spiritualità o di esercizi spirituali. È un tempo sospeso in cui sperimentiamo quanto fragile … [Leggi tutto]
